Salvadori Diamond Atelier | Il gioiello Salvadori

Dopo la severissima selezione e l’acquisto delle pietre preziose, inizia il lungo processo di lavorazione che porterà il gioiello finito a risplendere in vetrina.

Si parte dal disegno… e qui, come ogni artista ben sa, ci possono volere pochi giorni, l’ispirazione può arrivare in un istante; un profumo, un’immagine, un paesaggio possono far nascere d’impeto una collezione. Altre volte invece, passano giorni, settimane; si disegna , si cancella, si prova e si riprova, ci si abbatte… Ma poi di nuovo, come il sereno dopo la tempesta, ecco riaffiorare sul disegno una forma; un anello, un pendente, degli orecchini… Da questo momento in poi, il Gioiello Salvadori inizia a prendere vita. Ogni gioiello richiede tecniche diverse.

Si può iniziare a lavorare subito un pezzo di metallo, si può trasportare il disegno fatto a mano al computer, per una maggiore precisione. Da questo momento in poi, oltre alla manualità ed esperienza dell’orafo, inizierà nuovamente un lavoro tecnico, fatto di millesimi di millimetro, di angoli, spigoli, curve. Percorrendo strade diverse, si arriverà comunque alla realizzazione di un modello. A volte si è fortunati; è subito perfetto. Altre volte no, e si rinizia da capo, facendo delle modifiche; si assottiglia, si allegerisce, oppure s’irrobustiscono alcune parti.

Quando si è sicuri della forma, s’inizia a forare. Bisogna scegliere la grandezza dei fori, perché è qui che verranno posizionati i brillanti. La foratura deve seguire la forma dell’oggetto, deve essere delicata e progressiva. Si lavora per ottenere il risultato desiderato. E’ qui che si sceglie la caratura finale e di conseguenza anche il prezzo che avrà un determinato oggetto. Certi pezzi però richiedono che sia in seguito l’incassatore a scegliere i fori. Bisogna adattarsi alle esigenze di un determinato gioiello. L’intera fase di lavorazione per ottenere il primo prototipo in oro o platino, può richiedere fino a tre, quattro mesi di lavoro. A volte per pezzi complicati, anche di più.

Il pezzo viene lucidato per raggiungere tutte le superfici, anche quelle più nascoste. Dal laboratorio, passa nuovamente in negozio. Inizia un’altra lunga e faticosa selezione dei diamanti. Questa volta non si parla di carati, ma di millimetri, di misure di setaccio. Si scelgono i brillanti uno ad uno in base alle loro dimensioni e alla grandezza dei fori e si preparano le cartine per gli incassatori. Sulla cartina verrà riportato il numero delle pietre utilizzate, la caratura totale e il numero di setaccio.

Inizia così l’arte dell’incastonatura. Possono essere necessarie settimane per incassare i diamanti in un oggetto. Un bracciale può ospitare fino a cinquecento e più brillanti. Come vuole la tradizione, un unico incastonatore per un unico gioiello. La forza va dosata, un oggetto non può essere finito da due mani diverse. Tutte le pietre devono essere incastonate in maniera uniforme. L’attrezzatura utilizzata è di piccole dimensioni per consentire minute lavorazioni. Verrà fatta un’ulteriore decisione, la scelta del tipo d’incassatura; a pavè, a griffe, a baffo, a binario, battuto, sgriffata… Il gioiello incastonato è pronto per un’ulteriore pulitura e lucidatura.

Finalmente il Gioiello Salvadori torna finito in negozio. Ma dovrà passare l’ultimo esame finale della direttrice artistica. Con un lentino a 10 ingrandimenti viene controllato tutto il lavoro svolto. Se il pezzo è degno di ospitare la purezza dei suoi diamanti, allora il gioiello Salvadori è pronto a testimoniare la purezza dei sentimenti di chi lo acquisterà.