2 Giugno: i tesori della Corona d’Italia

31 Maggio 2017

Ogni anno, il 2 di Giugno, commemoriamo la Festa della Repubblica italiana, ricordando il Referendum istituzionale del 1946, che ha permesso agli italiani di scegliere la forma di governo del proprio Paese.

Questo momento segnò l’uscita dall’Italia del re Umberto II di Savoia e della sua famiglia, in favore della nuova Repubblica.

Quale fu il destino dei tesori della Corona d’Italia? Quale la sorte di tutti i gioielli, ufficiali e privati, degli altari, delle statue sacre, degli ori e i preziosi che i Savoia donarono alla Chiesa?    

Sfuggiti dalle mire tedesche che li rivolevano a Berlino, vennero nascosti in una cassetta di sicurezza custodita all’interno della Banca d’Italia, e in seguito murati in una nicchia dei sotterranei del Quirinale.

Oggi si stima che questo piccolo scrigno, un cofanetto in pelle nera a tre piani con fodera in velluto azzurro, abbia un valore di circa 1,5 miliardi di euro, con più di 1200 carati tra diamanti, pietre preziose e perle. Il contenuto è conosciuto solo da pochi eletti perché lo scrigno non è mai stato aperto. Furono fatte delle fotografie e poi venne chiuso con dodici sigilli.

Solo in presenza del Presidente della Repubblica e del Governatore della Banca d’Italia lo scrigno può essere aperto.

Tra i vari gioielli, ricordiamo la Corona Ferrea, il Collare dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata ed una coppia di braccialetti a rettangoli incatenati, realizzati nel 1868 con diamanti montati su oro e argento.

Gallery dei gioielli

tesori corona

 

gioielli regno italia

 

gioielli corona italia